Cartigli metropolitani, presentazione del progetto di valorizzazione culturale e turistica

I comuni di Alto Reno Terme con Porretta, Calderara di Reno, Castenaso, Crevalcore, Granarolo dell’Emilia, Loiano, Monghidoro e Sasso Marconi sono già pronti per realizzarli

Immagine dell'iniziativa
 

Una segnaletica informativa storico-artistica sta per arricchire i beni storico artistici nei diversi territori comunali dell’area metropolitana. Al termine del lavoro istruttorio del Progetto di valorizzazione culturale e turistica dei Cartigli metropolitani, il progetto sta iniziando e sono già disponibili i testi che costituiscono il contenuto dei Cartigli di alcuni Comuni. Il cartiglio utilizzato è quello di forma ovale su sfondo marrone che dal 1997, nel Comune di Bologna, identifica le eccellenze storico-artistiche monumentali del territorio, sia pubbliche che private. 

I nuovi Cartigli sono la naturale evoluzione del progetto pilota del Comune di Bologna, promosso allora dalla Commissione Qualità Urbana presieduta da Eugenio Riccomini e realizzato da Milena Naldi, storica dell’Arte e co-artefice di quel progetto, la quale ha condotto anche l’attuale Progetto Cartigli per iniziativa di Città metropolitana di Bologna/Territorio Turistico Bologna-Modena. 
Fondamentali partner di questa indagine che ha comportato la mappatura dei beni presenti in tutta l’area bolognese sono l’Arcidiocesi di Bologna, il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura, il Comune di Bologna e gli altri 54 Comuni del territorio bolognese con le relative Unioni di Comuni.
Con il Progetto di valorizzazione culturale e turistica dei Cartigli metropolitani la Città metropolitana di Bologna diventerà, così, la prima in Italia a dotarsi di un omogeneo, speciale sistema di segnaletica informativa, volto anche ad affiancare e a valorizzare ogni elemento di attrattività culturale e turistica come segnale visivo dell’imponente ricchezza culturale diffusa sul territorio metropolitano. 

Questa novità è già riscontrabile nella produzione dei testi dei Cartigli dei Comuni che per primi hanno ultimato la mappatura - che complessivamente su area metropolitana nel 2024 ammonta a oltre 600 beni- e l’individuazione dei beni su cui saranno apposti i Cartigli.
Si tratta di Calderara di Reno, Crevalcore, Granarolo dell’Emilia, Castenaso, Alto Reno Terme, Sasso Marconi, Monghidoro e Loiano. I Cartigli pronti di questi Comuni sono oltre un centinaio, di cui 85 prossimi alla stampa.

I nuovi Cartigli collegati alla mappa interattiva Tourer.it
Un elemento di forte innovazione è il collegamento del progetto Cartigli alla mappa interattiva Tourer.it (www.tourer.it) realizzata dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per l’Emilia-Romagna, in un rapporto di reciproco arricchimento che coinvolge potenzialmente tutti i beni culturali presenti sul territorio.

Ogni cartiglio infatti sarà accompagnato da un QRCODE, posto in una posizione e ad un’altezza inquadrabile da ogni tipo di utenza, in un’ottica di piena accessibilità. Il QRCODE rinvia alla mappa interattiva, dove è possibile trovare una ricca scheda informativa sul bene, mantenuta sempre aggiornata e che rimanda anche alla bibliografia.
Tourer.it infatti è basato su una mappa precisa ed affidabile che censisce in modo capillare il patrimonio culturale diffuso, castelli, pievi, ponti, palazzi, torri, oratori, siti archeologici... grazie alla collaborazione con il CAI, la Regione Emilia-Romagna, l’APT e l’Atlante Nazionale dei Cammini è possibile visualizzare la rete escursionistica ed i cammini che solcano l’Emilia-Romagna e scoprire i beni e gli alberi monumentali presenti sul percorso o poco distanti da esso. Sono inoltre presenti una selezione di itinerari ed eventi sviluppati in collaborazione con enti e associazioni attivi sul territorio, quali la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), il Touring Club Italiano e il FAI.
Nell’area personale il viaggiatore stesso può creare itinerari personalizzati sulla base dei propri interessi culturali salvando le mete preferite e rivedere le foto che ha caricato: anche i cittadini infatti contribuiscono all’arricchimento del sito e alla conoscenza del patrimonio attraverso segnalazioni di beni mancanti e l’invio di foto: ne sono già arrivate più di 15.000!
Grazie alla collaborazione con Città metropolitana di Bologna Tourer.it oggi si arricchisce anche di tutte le foto e i testi curati dalla dott.ssa Milena Naldi per il progetto, vedendo crescere così la propria ricchezza informativa con un’attenzione speciale anche a beni culturali ancora poco noti e non valorizzati finora come avrebbero meritato. È prevista anche la traduzione inglese dei testi, per offrire al visitatore una ricchezza informativa irrealizzabile nello spazio di un cartiglio e che invece trova pieno spazio nell’interfaccia bilingue di Tourer.it.

Cartigli su immobili del patrimonio ecclesiastico diocesano
La partecipazione dell’Arcidiocesi di Bologna al Progetto Cartigli metropolitani si inserisce nelle attività di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, che si propone di far conoscere edifici ed opere d’arte quale esperienza viva, testimonianza dei luoghi di fede sul nostro territorio ed occasione di respiro spirituale.

Il progetto prosegue nel solco della collaborazione istituzionale avviata fin dal 2015 tra il Segretariato Regionale, l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici (CEI) e la Conferenza Episcopale emiliano romagnola (CEER).

Per questo l’Arcidiocesi di Bologna ha messo a disposizione l’accesso alla banca dati diocesana Inventario dove sono presenti le schede poi riversate parzialmente su BeWeb – portale unico dei Beni ecclesiastici in web della Chiesa in Italia: una banca dati di inventariazione del Patrimonio culturale ecclesiastico, consultabile on line. La banca dati diocesana comprende informazioni preziose, relative sia agli edifici di culto che agli oggetti d’arte in essi contenuti: 642 schede di beni architettonici e 55.227 schede di beni storici e artistici, base informativa su cui sono stati elaborati i testi stessi dei cartigli.
Il QRCODE attraverso le schede della piattaforma Tourer.it renderà accessibile il collegamento al portale CEI con riferimento alla scheda corrispondente del Censimento delle Chiese.

Il cartiglio
Sul territorio esistono già alcuni cartigli informativi, di differente forma, ma parziali e non completi e spesso ammalorati. I nuovi cartigli si integrano, non si sovrappongono o duplicano a nessuna altra informazione e vanno a sostituire quelli incongrui o rovinati dal tempo. 

Il cartiglio di semplice forma ovale e di colore marrone scuro si inserisce nello stile degli intonaci e colori delle nostre città fatte di mattoni, discreto ma efficace, segnala una rilevanza storico artistica ed è, tranne alcuni casi, fissato al muro in maniera semplice e poco invasiva. 

I cartigli saranno realizzati in assoluta continuità con quelli apposti a Bologna dal 1997 e tuttora in uso, confermando integralmente le scelte di materiali, dimensioni e impostazione grafica.
I cartigli saranno quindi in alluminio e le dimensioni coincideranno con quelle in uso di 44 cm. per 54 cm. di altezza. Anche la scelta delle cromie ricalca quelle già in uso, con scritta in bianco su fondo bruno opaco, utilizzando un supporto e colori che hanno dimostrato in più di vent’anni la loro stabilità, non alterandosi nemmeno quando esposti con continuità al sole. Il modello di impaginazione prevede l’utilizzo del font Palatino Bold in dimensioni finalizzate a garantire la piena leggibilità.  

Sottostante al cartiglio sarà posta una piccola placca quadrata recante il QRCODE di collegamento alla scheda informativa bilingue dedicata al bene sul sito Tourer.it. Sarà posta ad un’altezza di circa 140 centimetri da terra, assicurandosi che non ci siano ostacoli che possano impedire alle persone di accedere al QR code, in coerenza con le linee guida e raccomandazioni fornite dalle organizzazioni internazionali e nazionali che si occupano di accessibilità e diritti delle persone disabili.

I Comuni che inaugurano il progetto
8 Comuni (Alto Reno Terme con Porretta, Calderara di Reno, Castenaso, Crevalcore, Granarolo dell’Emilia, Loiano, Monghidoro e Sasso Marconi) sono già pronti per realizzare i Cartigli, portando così a compimento un lavoro che li ha visti partecipi nella condivisione della scelta dei beni.

Crevalcore, esempio virtuoso, ha affiancato ai Cartigli la realizzazione di alcuni video, regalando così alla sua comunità, e a quanti andranno a visitare Crevalcore, la possibilità di arricchirsi di tante, ulteriori informazioni. I video, che sono in totale 27, sono brevi pillole informative della durata di poco più di un minuto, che saranno disponibili sulla pagina YouTube del Comune di Crevalcore.  I video sono realizzati in collaborazione con Agen.Ter, associazione che si occupa della salvaguardia del patrimonio storico-archeologico e naturale, e con il prezioso contributo del Dr. Fabio Lambertini archeologo e ricercatore, esperto di storia e di tradizioni locali.

 
 
Data di pubblicazione: 24-04-2024
Data ultimo aggiornamento: 24-04-2024
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy