Torna nel primo fine settimana di primavera (26 e 27 marzo) la festa che il Fondo per l’ambiente italiano dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, le Giornate Fai di Primavera.
Nella città metropolitana sono tante le opportunità di visita: a Bologna aperti l'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, la Biblioteca Universitaria, la Palazzina della Viola, Palazzo Dall'Armi Marescalchi (per i soli iscritti al Fai) e il Rettorato dell'Università-Palazzo Malvezzi Ca' Grande.
A Ozzano dell'Emilia porte aperte al Museo della città romana di Claterna e agli scavi archeologici, e visita a Villa Isolani. A Castello d'Argile si potrà visitare l'impianto idrovoro storico di Bagnetto, mentre a Camugnano è aperto il Complesso di Palazzo Comelli, nel borgo storico di Cà Melati. Diversi i luoghi che a Imola partecipano alle Giornate Fai: l'Oratorio di San Rocco e il cortile del Paradiso della Rocca sforzesca con il palazzetto rinascimentale, spostandoci a Dozza i visitatori della Rocca sforzesca potranno scoprire le stanze segrete e più intime dell'appartamento nobile della famiglia Malvezzi-Campeggi, che ha abitato nel palazzo fortezza per oltre cinque secoli.
Pieve di Cento propone un "viaggio" nell'Archivio Storico Notarile, che si trova dentro il Palazzo Comunale, e contiene gli atti dei notai e delle famiglie notarli pievesi dal 1458 al 1795. Un esempio raro di archivio completo e conservato intatto nel luogo di origine.
A Sala Bolognese sarà aperto il cinquecentesco palazzo Zambeccari, infine a Vergato si potrà scoprire l'Antica Pieve di Roffeno che sorge tra i boschi di Cereglio, una delle poche nella zona a conservare ancora oggi evidenti tracce romaniche risalenti all'epoca della sua costruzione (metà del XII secolo).
Info e prenotazioni: http://ow.ly/hzH850NoKYb