La Città metropolitana e il Comune di Prato firmano un protocollo per il rilancio dell'Appennino

Turismo, mobilità e rilancio del Brasimone tra i punti cardine

Un tratto della via della Lana e della Seta
 

Dopo il successo della Via della Lana e della Seta, la Città metropolitana di Bologna e il Comune di Prato presentano un protocollo triennale, firmato in questi giorni, per promuovere lo sviluppo e il rilancio dell'Appennino, ritenuto ambito unitario in quanto porta di accesso ai due sistemi territoriali.

Il protocollo specifica gli obiettivi comuni generali: 
- il contrasto allo spopolamento, attraendo nuovi cittadini, soprattutto giovani; 
- il sostegno alle imprese esistenti, duramente provate dall’attuale pandemia, 
- favorire l’insediamento di imprese innovative.

Il rilancio dell'Appennino avverrà attraverso progetti integrati di ricerca applicata, da sviluppare prevalentemente nel Centro ricerche Enea del Brasimone, e di valorizzazione e rigenerazione ambientale, culturale, turistica e produttiva.
Il protocollo declina poi gli obiettivi in alcuni ambiti prioritari di intervento, tra cui la promozione territoriale e un sistema intermodale ed ecosostenibile della mobilità.

Promozione territoriale
Oltre al consolidamento della Via della Lana e della Seta, già oggetto di uno specifico accordo e diventato un prodotto turistico efficace (vedi scheda con in muneri del Cammino), il nuovo protocollo individua la creazione di nuovi prodotti turistici e la promozione e la valorizzazione dei prodotti enogastronomici e artigianali di filiera locale ed ecosostenibile, anche nell'ottica di crescita del tessuto imprenditoriale del territorio.
La Via della Lana e della Seta, percorso censito nell’atlante nazionale dei cammini, tocca i Comuni di: Bologna, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Grizzana Morandi, Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Vernio, Vaiano, Cantagallo, Prato. I dati raccolti durante l'anno sono molto positivi nonostante il lockdown: 2100 camminatori nel 2020, 2000 camminatori da giugno 2018 a fine 2019, 9 nuove strutture ricettive aperte lungo il cammino in questi due anni, una quindicina di richieste informazioni al giorno (mailo telefonate) e 5953 persone seguono la pagina Facebook.

Con riferimento alle Linee di indirizzo pluriennali di Destinazione turistica si punterà operativamente sulla qualità dell’accoglienza e dell’offerta come elementi chiave. In quest'ottica il prodotto Outdoor Active/Slow, ovvero l'integrazione tra Cammini e Ciclovie, viene indicato come fondante e inclusivo di attività slow (trekking, bici, etc) e di valori esperienziali, ambientali e culturali.
Particolare rilievo viene dato infatti alla intermodalità dei trasporti (vedasi il nuovo Piano straordinario della Mobilità Turistica, condiviso da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo), considerato il Piano Strategico del Turismo del MIBACT che individua progetti strategici per la mobilità ai fini turistici (ciclovie nazionali, cammini, servizi ferroviari turistici, mobilità slow) nelle destinazioni turistiche, anche in ottica di sostenibilità.

Mobilità
La progettazione dovrà indirizzarsi verso una mobilità sostenibile interna alle aree appenniniche e tra queste e le due città, secondo logiche di intermodalità e flessibilità e lo sviluppo delle relazioni e dei sistemi di mobilità ecosostenibili tra territori. Le indicazioni del tavolo in materia di mobilità hanno favorito l’inserimento nel PUMS della Città metropolitana di Bologna dello studio di fattibilità di una nuova stazione ferroviaria nel territorio del Comune di Castiglione dei Pepoli, e lo studio di fattibilità della ciclovia Sasso Marconi - Castiglione dei Pepoli. 
L’attività del Tavolo di lavoro è inoltre finalizzata, di concerto con le due Regioni, a definire i possibili efficientamenti della linea Direttissima e a ridurre l’impatto sulle comunità locali dei disagi causati dai lavori di adeguamento e ammodernamento della linea, sia per il trasporto merci che passeggeri.

Modalità attuative del protocollo
Lo strumento operativo del protocollo sarà il Tavolo Prato-Bologna, composto dai soggetti che in sinergia operano sul territorio con azioni di promozione e valorizzazione a partire dai Comuni e soggetti interessati dal passaggio della Via della Lana e della Seta, sottoscrittori della Convenzione triennale per gestione condivisa dell’itinerario (Unioni dei Comuni dell’Appennino bolognese e della Val Bisenzio, Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno) e di cui saranno invitati permanenti i rappresentanti delle due Regioni nonché dei due enti di promozione turistica regionale (Toscana Promozione e APT Servizi).

"Firmiamo questo Protocollo - ha dichiarato il sindaco metropolitano Virginio Merola - per continuare e rilanciare la collaborazione fra il nostro territorio e Prato. Una collaborazione che permetterà di consolidare un legame che ha portato al successo della Via della Lana e della Seta e che porterà nuovi prodotti turistici, progetti integrati di ricerca applicata e di mobilità sostenibile insieme all’efficientamento della Direttissima per valorizzare l’Appennino pensando al futuro post Covid".

"Si apre - ha sottolineato il sindaco di Prato Matteo Biffoni - una nuova opportunità per Prato, per Bologna e per il sistema Appennino che permette un raccordo dal punto di vista della mobilità, del commercio, del turismo e dello studio. Questo raccordo rafforzerà le relazioni e permetterà di avere una prospettiva per il nostro futuro".

 

Link: Via della Lana e della Seta

 

 
 
Data di pubblicazione: 11-12-2020
Data ultimo aggiornamento: 11-12-2020
 
 
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