Presentato giovedì 16 dicembre in una assemblea pubblica nella Sala Piazza-Sala Blu del Quartiere Navile di Bologna il percorso verso il Piano per l’Uguaglianza di genere della Città metropolitana di Bologna.
Simona Lembi, Responsabile Piano per l'Uguaglianza della Città metropolitana, ed Emily Marion Clancy, Vicesindaca e Assessora Pari opportunità e differenze di genere del Comune di Bologna, hanno dialogato con le tante realtà che nel territorio metropolitano si occupano di parità, equità e di contrasto a disuguaglianze e discriminazioni di genere: amministratrici, amministratori, elette nei Consigli comunali e di Quartiere, associazioni, gruppi e singole persone.
Quello di giovedì 16 è stato l’incontro di lancio del percorso per la redazione del Piano, che verrà scritto coinvolgendo le realtà sui territori e sarà presentato a luglio 2022. L’assemblea è stata dunque la prima occasione per presentare le questioni principali, raccogliere richieste e aspettative.
Il Piano si articola in cinque grandi aree tematiche.
"L’incontro di ieri ha avuto una particolarità importante: essere presentato a inizio mandato. Quella di ieri è stata una prima pietra che volevamo mettere per costruire un progetto nuovo e solido che sia il più possibile aperto, plurale e approfondito – ha commentato Simona Lembi - Sarà un lavoro lungo e delicato e sono pronta ad accogliere tutte le proposte capaci di far diventare il Piano per l'Uguaglianza una soluzione reale alle tante disuguaglianze che la crisi ha ampliato, prima fra tutte: il lavoro pagato. Per farlo credo che l’atteggiamento di ascolto e poi di proposta, siano indispensabili. Perché è un tema ricco di sfumature che dovranno trovare uno spazio all’interno della struttura finale. Già in questo primo incontro è risultato chiaro che le sfaccettature del tema dell’uguaglianza sono tante. Che le competenze in materia sono tante e diffuse. Che potrà renderci tutti un po’ migliori. Permettendoci di vivere in un'area urbana che si conferma all’avanguardia su questi temi".
"Per mettere in campo azioni che favoriscano il raggiungimento di equità e uguaglianza sostanziali tra tutte le cittadine e tutti i cittadini della nostra area metropolitana, non potevamo che impostare questo lavoro come percorso partecipato, che desse voce a chi vive discriminazioni di genere e discriminazioni multiple sul nostro territorio – ha commentato la Vicesindaca Clancy - Per questo la prospettiva intersezionale, come sguardo che vede le persone nella loro multidimensionalità anche quando sottoposte a emarginazione e discriminazione per diversi aspetti (di genere, provenienza, orientamento sessuale…), e il metodo partecipato saranno la cifra di questo Piano per l'Uguaglianza".