Indagine di AlmaDiploma sui diplomati 2011 a Bologna e provincia

Convegno nazionale sull'efficacia di istruzione e orientamento dei diplomati

studenti

Palazzo Malvezzi ha ospitato il 14 dicembre il convegno nazionale di AlmaDiploma "Efficacia dell'istruzione e orientamento dei diplomati" durante il quale AlmaLaurea ha presentato l'identikit di quasi duemila diplomati nel 2011 nelle scuole della provincia di Bologna.


L'indagine è stata realizzata con l'intento di fornire gli strumenti per una valutazione quantitativa della qualità della preparazione dei giovani, utile sia come modello positivo da estendere a livello nazionale, sia come mezzo già utilizzabile per orientare la programmazione scolastica e le scelte degli studenti nel passaggio dalla scuola all'università o al mondo del lavoro.


Sono stati coinvolti nella ricerca 1.936 studenti diplomati in 23 istituti superiori.


Fra loro, solo il 14,5% si è diplomato con voti da 91 a 100 e lode. La maggioranza (50%) ha ottenuto voti medi (da 71 a 90). Più alti i risultati dei liceali (voto medio 78 su 100), che per il 90% hanno genitori a loro volta diplomati o laureati. La percentuale si riduce per i diplomati degli istituti tecnici (76%) e dei professionali (58%).


L'86% dei diplomati valuta positivamente la scuola frequentata: il 57% moderatamente e il 29% pienamente. Complessivamente positivi (81%) anche gli apprezzamenti nei confronti degli insegnanti, sia in termini di preparazione che di disponibilità al dialogo.


Insoddisfazione generale invece circa l'organizzazione scolastica: in particolare circa la pianificazione dell'orario (54,5%) e la comunicazione (47%): tempestività degli avvisi, informatizzazione, orari di apertura. Le attività di recupero sono giudicate positive da 65 diplomati su 100, il 72% è soddisfatto del sostegno all'orientamento per le scelte universitarie o lavorative dopo il diploma.


Nonostante ciò oltre 40 diplomati su 100 (46% provenienti dai licei, 42% dagli indirizzi tecnici e 41% dai professionali) sono "pentiti" della scelta e se tornassero indietro cambierebbero indirizzo di studio o scuola: 11 ripeterebbero il corso ma in un altro istituto, 10 sceglierebbero un diverso indirizzo o corso della propria scuola e 25 cambierebbero sia scuola sia indirizzo.


I risultati dell'indagine su base provinciale sono confermati a livello nazionale dalla ricerca compiuta su quasi 30 mila diplomati effettuata da AlmaLaurea. La ragione principale del "pentimento" è il desiderio di studiare discipline diverse da quelle seguite (42%).


Per il 18% emerge la consapevolezza di non essere adeguatamente formati per il mondo del lavoro e il 17% cambierebbe per compiere percorsi più adeguati ai successivi studi universitari, nonostante il 54% di loro abbia svolto uno stage secondo i programmi scolastici, valutandolo positivamente, e il 35,5% abbia compiuto un'esperienza di studio all'estero.


Al termine degli studi superiori, 79 su 100 intendono proseguire la formazione, il 71,5% iscrivendosi all'Università. La percentuale arriva al 91% per i diplomati 2011 in percorsi liceali. Negli indirizzi tecnici, invece, vuole andare all'Università il 52% dei diplomati, e negli indirizzi professionali solo 28 su 100.

Con poche eccezioni, dunque, la decisione presa a 14 anni segna già la strada successiva.


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