La crisi economico-finanziaria e le ricadute sul sistema produttivo locale

Lunedì 1 dicembre vertice in Provincia con le associazioni imprenditoriali e i sindacati

Operaio al lavoro - Archivio Provincia di Bologna
Operaio al lavoro - Archivio Provincia di Bologna
Le ripercussioni della crisi economico-finanziaria nazionale e internazionale si stanno facendo sentire anche nel territorio bolognese: a rivelarlo sono i dati diffusi, giovedì 27 novembre alla Terza e Quinta Commissione provinciali (lavoro e attività produttive), dall'assessore al Lavoro Paolo Rebaudengo che illustrano la difficile situazione delle aziende e dell'occupazione in provincia.

Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Ordinaria nella provincia di Bologna, i dati evidenziano un significativo aumento delle ore autorizzate, passando da 717.000 nell'intero anno 2007 a 897.500 nei primi dieci mesi del 2008, con un incremento medio mensile del 50%. E' l'industria  meccanica (25.800 ore/mese sino a ottobre 2008, con un aumento del 68% rispetto ai dati del 2007), insieme a quella del tessile-abbigliamento (18.700 ore/mese nei primi dieci mesi del 2008, mentre erano quasi assenti nel 2007), a registrare l'utilizzo maggiore di ore.

Il tema sarà affrontato anche nell'incontro in programma lunedì 1 dicembre, alle 15.45, nella sala del Consiglio provinciale a palazzo Malvezzi (via Zamboni, 13 - Bologna), tra l'Ufficio di presidenza della Conferenza metropolitana dei sindaci, la presidenza della Camera di commercio e le associazioni imprenditoriali e sindacali. Al centro della riunione, convocata dalla presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, ci sarà appunto la grave situazione economico-finanziaria che sta colpendo in modo profondo anche il sistema produttivo locale. Obiettivo dell'iniziativa è verificare le risorse e gli strumenti a disposizione per mettere a sistema azioni e interventi di progettualità territoriale in una logica di integrazione e coordinamento tra Istituzioni locali e parti sociali.

All'incontro sono state invitate le principali associazioni di categoria della provincia: Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato, le tre centrali cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop, le organizzazioni dei coltivatori Cia, Coldiretti e Confagricoltura, i presidenti di Unindustria, Collegio costruttori e Compagnia delle Opere, i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Saranno presenti anche gli assessori provinciali  di riferimento.