Sabato 4 e domenica 5 giugno 148ª edizione del Carnevale storico di Persiceto

Come da ultracentenaria tradizione, la centrale piazza del Popolo diventerà il palcoscenico degli "Spilli"

Logo del Carnevale di Persiceto
 

Il Carnevale storico di Persiceto arriva, causa pandemia, con qualche mese di ritardo: sabato 4 e domenica 5 giugno si potranno ammirare i tradizionali carri allegorici interamente realizzati dai maestri carnevalai persicetani con la novità di una ricca offerta enogastronomica a tema.
Il centro storico di San Giovanni ospiterà la 148ª edizione della manifestazione nata nel lontano 1874. Come da ultracentenaria tradizione, la centrale piazza del Popolo diventerà il palcoscenico degli “Spilli”, la caratteristica peculiare di questo Carnevale: i carri si apriranno letteralmente, rivelando nuove forme e colori e dando vita ad un vero e proprio spettacolo a sorpresa.
L'accesso al centro storico sarà libero mentre sarà possibile assistere allo spettacolo degli spilli dalla Tribuna numerata a pagamento che si trova in piazza del Popolo.

Nella mattinata di martedì 24 maggio il sindaco di San Giovanni in Persiceto ha firmato a Fano un Memorandum of understanding per ufficializzare l’inizio di un percorso che porterà la candidatura del Carnevale Storico di Persiceto, unitamente a quella di altri otto comuni italiani, davanti alla Commissione Unesco per ottenere il riconoscimento come Patrimonio culturale immateriale.

LA MANIFESTAZIONE
La manifestazione mantiene la sua struttura dalle origini e consiste nella sfilata di carri allegorici in due giornate, la prima è quella degli Spilli, la seconda è quella delle Premiazioni. L’apertura delle manifestazioni carnevalesche è affidata a Re Bertoldo attraverso la lettura del discorso della Corona, una composizione dialettale che in origine veniva fatta in teatro comunale mentre ora si svolge in piazza del Popolo, cuore pulsante della città. Piazza del Popolo, nei giorni di Carnevale, diventa infatti un gigantesco teatro: addossata al Palazzo Comunale viene montata una tribuna che contiene un migliaio di spettatori mentre la chiesa Collegiata e alcuni palazzi adiacenti fanno da scenografie naturali e urbane al teatro di popolo, il luogo dove ogni anno una comunità gioca in maniera intelligente con le proprie radici rurali. I carri di Carnevale attualmente sono dieci, tutti di prima categoria, e sono realizzati da altrettante società carnevalesche. Ciascuna di queste conta decine o centinaia di affiliati e di simpatizzanti. Ogni Società ha un proprio nome e si distingue per caratteristiche e peculiarità, legate anche alla lingua dialettale: Ocagiuliva, Jolly & Maschere, Mazzagatti, I Gufi, Accademia della Satira, Maistof, I Corsari, Brôt & Catív, Afidi della Scarpa, Figli della Baldoria. Ogni società ha un progettista, generalmente un architetto o un artista, che elabora il bozzetto del carro, un progetto che poi i vari componenti della società dovranno realizzare. Alcuni di questi progettisti, che vengono chiamati professori, sono stati artisti famosi a livello nazionale, come ad esempio Quinto Ghermandi, Pirro Cuniberti, Giansebastiano Sani, Mario Martinelli, Giorgio Celli. Oltre ai Carri di Prima Categoria sfilano anche le Mascherate di gruppo e le Mascherate singole, anch’esse partecipanti a parallele competizioni e premiazioni.

I CARRI ALLEGORICI E LO SPILLO (Spéll)
Lo spettacolo dello Spillo che prevede una spettacolare trasformazione a sorpresa del carro e una breve azione teatrale, è una caratteristica del Carnevale di San Giovanni in Persiceto: in nessun altro Carnevale nazionale o internazionale esiste un'analoga peculiarità. I carri cominciarono a sfilare per le strade di Persiceto già nel lontano 1874. All'epoca si formarono società tra gruppi di amici, di conoscenti e si intraprese quella che, nel corso degli anni sarebbe diventata una grande e meravigliosa avventura carnevalesca. Poco alla volta questa avventura cominciò a sviluppare una magia, quella dello Spillo, caratteristica unica e inimitabile del Carnevale persicetano. Spillo è l'italianizzazione del vocabolo dialettale Spéll, che nell'Ottocento assumeva un particolare significato, citato dall'antico vocabolario di dialetto bolognese Coronedi Berti: qui alla voce Spéll, si legge infatti: “Il trasfigurare, il far mutare effige e figura; e lo diciamo di que' giuochi che si fanno ne' spettacoli. Diciamo che una cosa l'ha fat spel quando, avendola sott'occhio, a un tratto non la vediamo più". Lo Spéll del Carnevale di Persiceto coincide infatti con il momento in cui, in piazza del Popolo, il carro racconta una storia trasformandosi in un qualcosa di diverso e svelando alla giuria e al pubblico il significato dell'allegoria per il quale è stato costruito. Il carro non solo svela cose nascoste al suo interno ma può anche assumere forme che, nelle costruzioni meglio riuscite, lo rendono completamente diverso dalla struttura originale. Il carro si fa così palcoscenico, la piazza diventa teatro e la sfilata si muta in rappresentazione. Fin quasi dalle origini, lo Spillo è la caratteristica fondamentale dei corsi mascherati di Persiceto, caratteristica che è all'origine della denominazione Città dello Spillo, coniata per Persiceto alcuni anni fa dall'Amministrazione comunale. Con il passare degli anni e con l’evolversi della tecnologia, lo Spéll ha subito una continua evoluzione ma nel suo significato è rimasto quello di più di un secolo fa. Ecco allora che, la prima giornata delle manifestazioni, i carri delle società carnevalesche si fermano in piazza del Popolo, trasformata in teatro per l’occasione. Quando il carro è in piazza ha quindici minuti di tempo per raccontare la sua storia. La può raccontare con l’ausilio di attori, di una colonna sonora, con le figure costruite sul carro e soprattutto con i movimenti dello stesso. Nel corso degli anni lo Spillo del Carnevale di Persiceto si è consolidato come una grande opera di artigianato che include, oltre agli aspetti meccanici ed elettronici, anche le arti della recitazione, della pittura, della scultura, della musica e della letteratura. Si tratta però di un’arte effimera. Mesi di lavoro in cantiere solo per quei quindici minuti. I carri dopo lo Spillo continuano a sfilare per le vie del centro storico ma, da quel momento in poi, diventano carri normali, privi della magia che li ha caratterizzati durante la loro trasformazione. I carri allegorici e le mascherate vengono interamente progettate e realizzate dagli artisti e artigiani locali, escludendo qualsiasi tipo di compravendita con altre manifestazioni. La particolarità dello Spillo fa sì che le costruzioni si discostino dai canoni della tradizione carnevalesca, assumendo una forma ibrida di grandi macchine sceniche in cui vengono inseriti elementi distinguibili della tradizione carnevalesca, come ad esempio grandi mascheroni, dentro a soluzioni meccaniche e scenografiche complesse e formalmente più ricercate.

LA COMPETIZIONE
Lo Spillo viene valutato da una giuria composta da tre esperti che emettono verdetti sull'architettura, sulla pittura, sulla scultura, sul soggetto e sullo svolgimento. I giudizi si traducono in voti e in una classifica finale che sancisce la vittoria dell’ambito Gonfalone, custodito poi dalla società prima classificata fino al Carnevale successivo.

Quest'anno lo spettacolo degli Spilli sarà effettuato anche nell’Area spettacoli “Teatro a cielo aperto” e alcuni momenti saranno visibili in diretta sui profili social di Associazione Carnevale Persiceto, Comune di San Giovanni in Persiceto e Città Metropolitana di Bologna.

 

 

 
 
Data di pubblicazione: 31-05-2022
Data ultimo aggiornamento: 31-05-2022
 
 
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