Tartófla Savigno 2025, al via la 42esima edizione

Dal 25 ottobre torna il Festival Internazionale del Tartufo Bianco con otto giornate di festa tra gastronomia, cultura e natura

Immagine di Tartófla Savigno 2025
 

Tutto pronto a Savigno, in Valsamoggia, per l’edizione numero 42 di Tartófla, il Festival Internazionale del Tartufo Bianco che l’anno scorso ha fatto registrare complessivamente nelle nove giornate di festa oltre 80mila presenze. Un evento che ogni anno è capace di rinnovarsi pur mantenendo un forte legame con il territorio e la tradizione. 

LA TRADIZIONE E IL PROGRAMMA OFF – Chi sceglierà di venire Savigno, per scoprirlo la prima volta o per non mancare a quella che è diventata una tradizione imperdibile, troverà come sempre il Ristorante Tartófla gestito dalla Proloco (oltre 8mila coperti nel 2024 ancora in crescita dopo il grande salto del 2023, anno del 40esimo compleanno) ma anche l’attesissima mostra mercato del Tartufo con espositori locali e nazionali, gli stand gastronomici, il cibo di strada, i percorsi di degustazione nei ristoranti e negli agriturismi locali, i ricchi banchi delle botteghe storiche, i produttori agricoli, il mercatino del vecchio, dell’antico, dell’hobbismo, dell’arte, dell’ingegno e delle Cose Buone per un totale di oltre 150 espositori, tanti provenienti anche da fuori regione. E, accanto al gusto, anche un programma off che vede accanto alle iniziative dedicate degli oltre 20 commercianti e delle altrettante associazioni, anche convegni, una mostra, presentazioni di libri, passeggiate ed esperienze alla scoperta del territorio e alla ricerca del prezioso fungo ipogeo. Ampio spazio anche alla valorizzazione della pratica tradizionale della “Cerca e cavatura del Tartufo”, patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, che porterà gli interessati a esplorare i boschi dei dintorni in compagnia di cani e tartufai.

LE NOVITÀ – La novità 2025 consiste nel gemellaggio con un altro importante evento di valorizzazione del territorio rappresentato dalle celebrazioni dei 700 anni della Battaglia di Zappolino nel cui ambito sono due gli appuntamenti da segnare sul calendario, entrambi in programma sabato 15 novembre: nel pomeriggio la conferenza dal titolo “Il gioco della cucina medievale” tenuta da Massimo Montanari, professore emerito di Storia medievale dell'Università di Bologna, in collegamento con il percorso didattico La tavola di Zappolino, laboratorio di approfondimento e scoperta degli usi e delle tradizioni enogastronomiche e culinarie dell'età medievale condotto da IPSAR "Luigi Veronelli" e Fondazione Rocca dei Bentivoglio, con la partecipazione e la supervisione scientifica dello stesso professor Montanari insieme al dott. Daniele Ognibene. In serata la Cena della Pace metterà allo stesso tavolo le delegazioni di Bologna e Modena per saldare il legame tra le due città rese “rivali” dalla Secchia rapita nel Medioevo, con rinnovato spirito di concordia e ironia, intorno a una mensa comune imbandita con i prodotti e le pietanze del menù medievale elaborato e cucinato dai ragazzi dell’IPSAR Veronelli di Crespellano.

LA MOSTRA – In esposizione al Teatro Frabboni di Savigno ci saranno le opere di Francesco Amura, il creator di The Bologneser che proprio all’anniversario della Battaglia di Zappolino ha recentemente dedicato una delle sue celebri copertine. Inaugurazione domenica 26 ottobre e visitabile gratuitamente fino al 16 novembre in tutti i giorni del Festival.

LA CURIOSITÀ – a dopo il successo dell’anno scorso quando ha fatto il suo esordio, è confermato il Bistrot gestito dalla Proloco Savigno (che così raddoppia la sua presenza al Festival) in cui sarà possibile degustare specialità del territorio ma soprattutto cocktail a base di tartufo.

I NUMERI – Lo scorso anno, nelle nove giornate di Festival, sono arrivate a Savigno oltre 80mila persone. Solo il ristorante gestito dalla Proloco in cui sono impegnate 45 persone, ha servito in 9 giorni oltre 8mila coperti (in aumento sul 2023) utilizzando all’incirca 55kg di tartufo bianco e nero. Nella top5 dei piatti preferiti dai commensali troviamo le taglioline (ordinate 2.159 volte), seguite da passatelli (2.095 ordinazioni), cotoletta alla bolognese (preferita da 1.348 commensali), tortellini (ordinati 1.198 volte) e uovo 4.0 (scelto da 1.118 persone). Grande successo anche per lasagne (ordinata 802 volte) e tagliata (736 ordini) e i funghi fritti, golosità immancabile sulle tavole del Ristorante Tartofla. Già aperta la sfida per la Top5 con il menu di quest’anno che mantiene i grandi classici.

(Si prenota qui per tavoli da 5 persone in su. Fino a 4 persone invece si accede liberamente negli orari di apertura. Il Ristorante Proloco fa servizio dalle 11.30 alle 16)

IL LEGAME CON LE GIOVANI GENERAZIONI – E sempre per rimanere in tema di nuove generazioni, Tartófla ospiterà nuovamente il progetto “Il Tesoro nel Bosco” nell’ambito del quale alcune classi elementari dell’Istituto Comprensivo di Crespellano effettueranno un’uscita didattica nella tartufaia comunale “le vigne” e visiteranno il museo del tartufo.

Il sito di Tartufesta per informazioni e prenotazioni

 
 
Data di pubblicazione: 22-10-2025
Data ultimo aggiornamento: 22-10-2025
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy