"Il giorno di domani", in partenza i progetti nei distretti metropolitani

Oltre 340 mila euro per iniziative di welfare culturale

Immagine dell'iniziativa
 

Sta per partire nei sei distretti metropolitani il progetto “Il giorno di domani”, azione collettiva di artisti e artiste per l'infanzia e l'adolescenza,   finanziata dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19. 

Dei fondi del progetto complessivo Il giorno di domani (1.900.000 euro), gli oltre 340 mila euro stanziati per i progetti da avviare nei sei distretti culturali metropolitani sosterranno nuove forme di collaborazione con operatori culturali del territorio in un sistema articolato di azioni che pongano un’attenzione prioritaria su infanzia e adolescenza, in particolare dopo le fratture, l’isolamento e le tante problematiche causate dalla pandemia.

I partner individuati tramite una selezione pubblica dall’Area Sviluppo Economico di Città metropolitana sono Cantieri Meticci, il Teatro dell’Argine e il Teatro Arcobaleno, cui si aggiunge Fondazione Bottega Finzioni, già selezionata dal Comune per un progetto dedicato proprio all’area metropolitana.

In stretta relazione e collaborazione con i referenti dei distretti culturali metropolitani, attraverso una concertazione e un confronto territoriale volti alla mappatura dei bisogni e dell’individuazione del contesto migliore in cui calare le varie iniziative, i soggetti individuati proporranno interventi in ambito di welfare culturale che utilizzano i linguaggi artistici e performativi per stimolare nuove e ritrovate forme di socialità, di espressione corporea e psicologica, per favorire le relazioni, lo sviluppo di comunità e l’espressione del sé.

Cantieri Meticci proporrà il progetto  “Cantiere delle arti partecipate”  che si concentra prioritariamente su soggetti a rischio esclusione o di marginalità sociale e si sviluppa su due azioni principali: 
- Playground culturali : laboratori in orario extra-scolastico condotti da esperti di “gamification”, artisti visivi e scenografi, per la realizzazione di un vero e proprio campo da gioco con tutte le attività ludiche giocabili su tale campo;
- Botteghe artigiane viaggianti : percorsi laboratoriali di creazione artigianale ed artistica collettiva. Le botteghe artigiane viaggianti sono dispositivi portatili e attrattivi pensati per accendere curiosità verso le pratiche artistiche, generare momenti di co-progettazione e di co-realizzazione da parte di gruppi sociali interculturali e intergenerazionali, e al contempo stimolare l’emersione di racconti biografici, bisogni e immaginazioni civiche attraverso il fare manuale pratico e creativo. 

Il Teatro dell’Argine presenterà  "Cos'è quella cosa che”, progetto teatrale rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra gli 11 e i 13 anni con lo scopo di capire, senza pregiudizi o preconcetti, cosa sia per loro l’arte: cinema, teatro, pittura, ma anche fumetto, rap, graffiti, serie tv… qualsiasi cosa che in ambito artistico generi in loro emozione. Il percorso si svilupperà a partire da un’indagine esplorativa, un questionario a campione dedicato a tutte le scuole secondarie di I grado del territorio metropolitano.

A gennaio 2023, a partire dai risultati dell’indagine, 10 classi tra questi Istituti coinvolti, per un totale di 250 studentesse e studenti, continueranno a lavorare sui temi emersi attraverso un laboratorio teatrale. Il percorso si concluderà a maggio 2023 con un evento finale a Bologna, in Sala Borsa, una conferenza spettacolo interamente condotta dai giovani partecipanti che racconteranno il risultato di questo percorso, tra cui le riflessioni condivise tra loro in classe, cosa li emoziona e cosa non li emoziona rispetto al mondo degli adulti, un'occasione per ascoltare la voce di una generazione, spesso in bilico tra tante scelte, alle porte dell’adolescenza.

Con un progetto che comprende diversi “ Laboratori di movimento e danza per infanzia e adolescenza” , la rete Teatro Arcobaleno proporrà percorsi che permettono di dare una nuova centralità al corpo, inteso come lo strumento privilegiato con cui creiamo relazioni significative con le altre persone e con lo spazio. La danza è un’esperienza accessibile a chiunque ma che purtroppo ancora oggi risente di un forte stereotipo di genere, che la vede come una pratica espressiva riservata principalmente alle donne. L’obiettivo è di invitare le nuove generazioni – e chi le accompagna nei loro percorsi di formazione – ad accogliere favorevolmente le tante differenze di cui è composta la società, considerandole un valore positivo in termini di ricchezza umana. I laboratori favoriscono la libera espressione di sé, il dialogo tra differenze, la costruzione di dinamiche di gruppo positive, così da fornire esempi di felice convivenza utili anche a contrastare possibili situazioni di isolamento e bullismo. Si svolgeranno nei distretti di Pianura Est, Pianura Ovest, Reno Lavino Samoggia, Savena-Idice. I partner di Teatro Arcobaleno sono: Gender Bender - Il Cassero LGBTI+ Center, ERT / Teatro Nazionale, ATER Fondazione - Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, Teatro dell’Argine - ITC Teatro, La Baracca - Teatro Testoni Ragazzi, CSGE - Università degli Studi di Bologna, Comune di Casalecchio di Reno, ASC Insieme.

Infine il progetto già precedentemente selezionato di Fondazione Bottega Finzioni-ETS, “Storie in giro”, un percorso di narrazione e scrittura rivolto a bambini, adolescenti e young adult residenti nei diversi distretti dell’area metropolitana con l’obiettivo di creare un presidio culturale stabile nei territori di Reno-Lavino-Samoggia, Pianura Est e Ovest, circondario imolese, Savena-Idice e Bologna. Partendo dall’assunto che imparare a raccontare e raccontarsi sia uno strumento di crescita e autodeterminazione della persona, Fondazione Bottega Finzioni-ETS vuole offrire un’opportunità di sviluppo della creatività sulla narrazione e le sue diverse declinazioni. Il progetto si struttura in sei percorsi educativi guidati da consulenti esperti in materia di narrazione specialistica in sei ambiti: Scrittura creativa; Drammaturgia; Poesia; Fumetto; Scrittura di testi di canzoni; Scrittura per l’audiovisivo".

Fondamentale e proficuo è stato il lavoro di concertazione tra tutti i Distretti Culturali del territorio metropolitano che hanno saputo calare nei loro rispettivi Comuni in modo capillare ed efficace i progetti e le iniziative culturali di grande operosità e spessore nell’ambito del progetto Il giorno di domani.
“La tessitura di relazioni e fiducia che stiamo creando, come questo progetto rappresenta, è alla base del nuovo sistema culturale metropolitano– ha affermato Elena Di Gioia delegata alla Cultura della Città Metropolitana di Bologna – Il contributo dei Distretti Culturali si è confermato, anche questa volta, prezioso e determinante per la realizzazione e il successo di questi progetti diffusi capillarmente sul territorio che mettono al centro la capacità che ha l’arte, nella molteplicità dei linguaggi, di sollevare riflessioni, rigenerare gli sguardi e consolidare consapevolezze che permettano ai giovani, e non solo, di costruire una società dove la cultura sia il collante per far emergere una più profonda umanità, inclusiva e senza confini, in grado di creare benessere e diffondere saperi e fiducia. Con il linguaggio del teatro, della danza, della scrittura, del gioco che questi progetti mettono in campo con visione e competenza vogliamo dare voce all’infanzia e all’adolescenza, nel segno della creatività e della cultura, mettendoci anche in ascolto di istanze e narrazioni sulla complessità del presente e delle nostre comunità”.

 



 

 
 
Data di pubblicazione: 17-11-2022
Data ultimo aggiornamento: 17-11-2022
 
 
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