Accordo quadro per l'integrazione scolastica-formativa dei bambini e alunni disabili

Firmato a palazzo Malvezzi l'accordo provinciale di programma per il 2008-2013

La firma della presidente Draghetti, a fianco l'assessore Rebaudengo
La firma della presidente Draghetti, a fianco l'assessore Rebaudengo
Beatrice Draghetti, presidente della Provincia e Paolo Rebaudengo, assessore provinciale all'istruzione formazione lavoro, hanno firmato questa mattina, nella sala del Consiglio di palazzo Malvezzi, l'Accordo di programma per l'integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili per il quinquennio 2008-2013 previsto dalla Legge 104/92.

Oltre alla Provincia di Bologna (ente promotore), hanno sottoscritto il documento i rappresentanti delle Istituzioni scolastiche autonome pubbliche e paritarie, i soggetti pubblici e privati titolari e/o gestori di nidi e delle scuole dell'infanzia della provincia di Bologna, i Comuni del territorio, le Aziende Usl di Bologna e Imola, l'Ufficio scolastico provinciale di Bologna, il nuovo Circondario di Imola, per un totale di oltre 300 istituzioni. Aderiscono all'accordo anche le associazioni delle famiglie dei disabili e gli enti di formazione professionali accreditati.

L' "accordo-quadro" regolamenterà progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nella programmazione delle azioni educative e sanitarie rivolte a bambini e alunni disabili, e nel suo ambito si articoleranno, anche in forme migliorative, le esperienze e i lavori degli accordi territoriali. Il documento, frutto di un'ampia raccolta di contributi fra tutti i firmatari e aderenti è stato redatto dal "Gruppo tecnico interistituzionale", costituito da rappresentanti delle istituzioni interessate e coordinato dalla Provincia, e sarà assunto nel percorso di costruzione dell'Atto di indirizzo triennale per la programmazione socio sanitaria 2008-11.

Tra le molteplici innovazioni che introduce, l'ampliamento della fascia di età dei destinatari (0-18 anni) e l'inserimento dei "soggetti aderenti", il riconoscimento del ruolo e del valore alle associazioni delle famiglie e la maggiore visibilità agli enti di formazione professionale. E' stato inoltre rafforzato il modello di governance che vede la Conferenza provinciale di coordinamento (L.R. 12/2003), allargata ai soggetti firmatari e aderenti, quale luogo di presidio per l'applicazione dell'accordo.


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