Domenica 17 e lunedì 18 novembre nei 55 comuni della Città metropolitana di Bologna, così come nel resto della regione, urne aperte per eleggere il o la presidente della Regione Emilia-Romagna e i componenti dell’Assemblea legislativa.
I seggi saranno aperti domenica 17 dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 18 dalle ore 7 alle 15; immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio.
Nella Città metropolitana di Bologna si recheranno alle urne 816.520 elettori, di cui 396.095 uomini (48,5%) e 420.425 donne (51,5%), che potranno esprimere il voto nelle 1.056 sezioni elettorali sparse sul territorio.
In termini elettorali, dopo Bologna (310.047) e Imola (55.837), Casalecchio di Reno (28.327) e Castel del Rio (1.005) sono rispettivamente il comune con più e quello con meno elettori.
Casalecchio di Reno è il comune dove il rapporto di genere tra elettori, in termini percentuali, è il più alto a favore delle donne (52,8%), mentre Monghidoro quello dove i ruoli si invertono con la quota maggiore di elettori maschi (52,3%). L’equilibrio tra i generi viene sfiorato a Castel Guelfo di Bologna.
I dati sull'affluenza ai seggi della Città metropolitana di Bologna nella precedente tornata elettorale regionale del 26 gennaio 2020, ha visto la partecipazione al voto del 71% degli aventi diritto, con una percentuale massima a Castenaso (76,6%) e minima a Castel del Rio (64,7%).
Come si vota
Si vota con una sola scheda per eleggere sia il o la presidente della Giunta regionale che i consiglieri regionali. Sulla scheda è già stampato il nome della candidata o candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, con accanto il contrassegno delle liste collegate.
Il voto si esprime:
L'elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza per una candidata o candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) della candidata/o o dei due candidati compresi nella stessa lista.
Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.