Bologna è la prima città italiana per capacità di attrarre talenti internazionali, grazie a un mix di spazi aziendali sempre più verdi, infrastrutture sostenibili e natura integrata nel tessuto urbano, che contribuiscono ad aumentare la qualità della vita. Il dato emerge dal Global Cities Talent Competitiveness Index, realizzato da Instead e pubblicato da Il Sole 24 Ore, che colloca il capoluogo emiliano al 54° posto nella classifica globale delle città più attrattive.
A confermare questi dati sono arrivate le testimonianze di due Alumni dell’Università di Bologna, rientrati in Italia dopo anni di carriera all’estero, intervenuti martedì 1 luglio al webinar Road to Bologna: leading the way with innovation, promosso da Bologna for Talent, il servizio di BIS-Bologna Innovation Square, di Città metropolitana e Comune di Bologna, insieme all’Università di Bologna e all’Associazione Almae Matris Alumni.
L’evento ha suscitato grande interesse tra expat italiani e talenti internazionali, da 19 Paesi diversi, tutti accomunati dal desiderio di scrivere proprio a Bologna un nuovo capitolo della propria carriera.
La community coinvolta è risultata in parte già legata alla città, con 73 Alumni dell’Università di Bologna, e anche con competenze molto elevate, con 20 professionisti tra manager, direttori e professori universitari. A conferma di un interesse concreto verso le opportunità offerte dal territorio, in 35 tra ingegneri, esperti di finanza, lavoratori del settore culturale hanno seguito l’evento in diretta, per conoscere da vicino imprese, centri di ricerca e gli attori che proiettano Bologna, anche a livello globale, come centro attrattivo per l’innovazione e la qualità della vita.
L’agenda dell’evento ha alternato interventi istituzionali, testimonianze personali e presentazioni aziendali. Paola Fabbri, presidente dell’Associazione Almae Matris Alumni, ha aperto i lavori con un saluto di benvenuto.
Alstom, newcleo e Cineca hanno condiviso i progetti in corso e i profili professionali ricercati, offrendo ai partecipanti uno sguardo privilegiato sul mercato del lavoro bolognese. I racconti di Matteo Tonelli Gattavecchia (Country Manager, SiPearl Italy) e Nicola Mastrorocco (ricercatore, Università di Bologna), entrambi alumni Unibo rientrati in Italia, hanno dato voce a percorsi reali di rientro. Tra i fattori di attrattività individuati, oltre alla presenza diffusa di verde pubblico, i collegamenti strategici con l’Europa e il mondo, un’offerta culturale ricca e un sistema di servizi pubblici di alta qualità, in primis quello scolastico.
ART-ER ha presentato incentivi nazionali per il rientro dei cervelli e strumenti della Regione Emilia-Romagna per attrarre talenti. Si sono poi illustrate le strategie locali per l'innovazione di Città metropolitana e Comune di Bologna e il servizio Bologna for Talent di BIS-Bologna Innovation Square, dedicato al supporto di imprese, centri di ricerca e nuovi professionisti in arrivo.
Al termine dell’incontro, diversi partecipanti, residenti in UK, USA, Canada e Svizzera, hanno già richiesto un percorso di orientamento con il Talent Welcome Desk, con l’idea di rientrare a Bologna.
Il sistema territoriale bolognese e regionale sta facendo rete per attrarre e trattenere competenze preziose, oggi fortemente richieste da imprese, centri di ricerca e hub di innovazione, in coerenza con le trasformazioni economiche, tecnologiche e sociali che stanno attraversando l’area metropolitana di Bologna.
Il webinar si inserisce in un percorso per favorire il rientro di expat italiani, promuovendo il territorio come destinazione dinamica, innovativa e internazionale per chi cerca nuove sfide e alta qualità della vita. Rientra tra le attività del progetto Bologna for Talent 2024-2025, co-finanziato dalla legge regionale n.2/2023 per l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione dei talenti a elevata specializzazione in Emilia-Romagna.