Rischio incendi boschivi, approvato il Piano provinciale di emergenza 2010

Dal 17 luglio 18 punti di avvistamento e due automezzi itineranti

Appennino bolognese - Archivio Provincia di Bologna
Appennino bolognese - Archivio Provincia di Bologna

Il Consiglio provinciale, lunedì 5 luglio, ha approvato il Piano provinciale di emergenza rischio incendi boschivi predisposto d'intesa con la Prefettura e con la collaborazione del Corpo forestale dello Stato e dei Vigili del fuoco.

Oltre al Piano, l'ufficio di Protezione civile della Provincia di Bologna e la Consulta provinciale del volontariato hanno predisposto un servizio di vigilanza e avvistamento incendi che sarà attivo da sabato 17 luglio al 12 settembre, tutti i fine settimana, ferragosto compreso, con 18 punti di avvistamento e due automezzi itineranti per la verifica delle segnalazioni in collegamento radio con la sede della Consulta presso Villa Tamba dove operano un coordinatore e un cartografo. La centrale di Villa Tamba sarà in contatto continuo con il Comando provinciale del Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco e la Sala operativa unificata permanente, secondo le indicazioni contenute nel Piano provinciale di emergenza incendi boschivi appena approvato.

In caso di avvistamento di un incendio è necessario telefonare immediatamente al 1515 del Corpo Forestale dello Stato o al 115 dei Vigili del Fuoco e fornire informazione precise sulla località interessata.

Sono attivi anche due numeri verdi con telefonata gratuita 8008-41051 (numero verde regionale a cura del Corpo Forestale dello Stato per la segnalazione incendi boschivi in Emilia Romagna) e, da quest'anno, anche il numero verde dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile, 800-333-911.

Piano provinciale di emergenza rischio incendi boschiviIl Piano nella prima parte caratterizza il fenomeno incendi boschivi a partire dall'analisi storica e offre una mappatura delle aree a maggior rischio soffermandosi in particolare su quelle a carattere urbano-rurale.
Nella seconda parte il documento riporta le linee di pianificazione dell'emergenza, l'organizzazione del sistema di Protezione civile provinciale e definisce inoltre le caratteristiche e la localizzazione delle strutture operative presenti sul territorio nonché il loro modello d'intervento e le procedure operative dettagliate da  attivare in caso di incendio boschivo.
In ultimo il Piano predisposto fornisce elementi conoscitivi per la pianificazione comunale e detta norme di comportamento per la popolazione: si ricorda che durante il periodo di grave pericolosità, l'accensione dei fuochi è permessa esclusivamente su appositi bracieri o focolai e in aree attrezzate, vige l'obbligo di riparare il focolare in modo da impedire la dispersione della brace e delle scintille e il fuoco deve essere custodito e spento completamente prima di abbandonarlo. Massima attenzione è da riservare inoltre per quei comportamenti che possono causare un incendio come ad esempio gettare mozziconi di sigarette da un'auto o parcheggiare l'auto vicino all'erba secca con la marmitta ancora calda.

Per chi causa un incendio è prevista la reclusione da quattro a dieci anni in caso di dolo, da uno a cinque anni in caso di colpa e sono previste sanzioni amministrative da 1.000 a 10.000 euro. 


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